La locandina del fil di Joker Folie a Deux insieme alle copertine di alcuni fumetti DC e al Programma della 81 mostra del cinema internazionale di Venezia.

Con indosso le mie nuove cuffie bluetooth, metto il giusto sottofondo per la scrittura di questo articolo: Hans Zimmer e la sua fantastica colonna sonora per Dark Knight. Ebbene sì ho deciso di scrivere due righe (senza filtri, SPOLER ALERT),  sul film JOKER, Folie a Deux, alla maniera di Favolara.  Mi sono caricata con le note e i rimbombi altisonanti, per prepararmi a tutte le possibili polemiche di questa mia fatica: dire la mia su un film iper criticato e affossato, che invece ho adorato!!!

Però ora che ci penso, devo cambiare mood, sì, devo passare ad un altro sound. E allora faccio partire la colonna sonora del film di Todd Phillips. Ecco parte lo swing di “What The World Needs Now Is Love”. Ed eccola qui, in partenza, la spiegazione del film: Ciò di cui il mondo ha bisogno ora è l’amore, il dolce amore

In questi ultimi mesi ho letto e ascoltato di tutto. E sono andata a vedere il film in punta di piedi, quasi pronta alla delusione. E invece sono rimasta sorpresa, perché sì, Joker – Folie a Deux è riuscito a sorprendermi. Mentre guardavo il film mi dicevo: “ma cosa c’è che non va?”. E poi ho capito il perché di tante critiche e affossamenti. La maggior parte dei fan della saga del Joker, di Harley Quinn, e  di tutto l’universo Batman-DC, voleva un tipo di storia, che invece non ha visto. Anche io mi aspettavo di vedere  un Joker furbo, forte, cattivo, spavaldo, bullo e che avrei amato la costruzione di come questo personaggio era arrivato ad essere tale, a partire dalla storia che avevamo visto nel primo film su Arthur Fleck. Infatti il personaggio, magnificamente interpretato da Joaquin Phoenix, rappresenta un triste uomo, con una storia devastante, che si ribella alla crudeltà che lo ha investito quotidianamente, diventando lui stesso quella crudeltà, forse un po’ pazza, e per questo accettabile dal pubblico. E quindi in questo secondo film tutti si aspettavano un’evoluzione verso la completa e totale trasmigrazione da Arthur Fleck a Joker. E invece non è andata così.  Non abbiamo avuto il seguito che aspettavamo.

Ed è per questo motivo che ho adorato questo film: non è un film fan-service. E proprio perché non lo è, sono venute fuori tutte le critiche. Perché i fan della saga Batman-Joker volevano quella storia stereotipata, che sì, cambia di continuo all’interno dell’universo comics cross-mediale (dai fumetti, manga, anime, cartoni, film, etc, etc), ma che alla fine è sempre la stessa. Volevano vedere esplodere il Joker! Ma quello che vediamo in questa storia, iniziata dal primo film  del 2019, è un’altra storia. PUNTO!

E in questo secondo film abbiamo visto il sogno o l’illusione che il protagonista attraversa e vive, tra visioni deliranti in musical, semplicemente fantastiche, che alla fine non vengono scelte. Perché la dualità e il conflitto a due, tra Arthur Fleck e Joker, si risolve a favore del primo. Ma dato che questo è un uomo triste e infelice, non vogliamo questo finale. Eppure il protagonista sceglie la sua vita: una vita normale,  l’amore e quello che non ha mai avuto prima. Questa sua scelta lo porta ad essere tradito e abbandonato dalla donna che credeva fosse innamorata di lui. Perché la Lee Quinzel, alias Harley Quinn, alias Harleen Frances Quinzel, interpretata dalla super DIVA Lady Gaga, vuole la fantasia. E forse anche tutto il pubblico la voleva.

Ma la realtà è un’altra e, sì, questa è la grande sorpresa e il grande pregio di questo film.  Alla fine il regista si prende l’ultima grande rivincita: volevamo il Joker cattivo, quello più in linea con l’universo comics-DC? Ed ecco che nell’ultima scena arriva, ma non è Arthur Fleck, bensì un’altra persona. Il “vero Joker”, quello psicopatico, senza scrupoli, è un detenuto del carcere dell’Arkham Asylum, che avevamo visto sullo sfondo in molte scene del film. Lui uccide Arthur e poi, con lo stesso coltello,  si taglia la faccia, facendosi il “sorriso” alla Joker. Così il pubblico è stato accontentato: è arrivato quel Joker che si confaceva all’immaginario più comune, ma non quello che ci  si aspettava.

Tutto questo ha spiazzato la maggior parte delle persone, che si sono sentite burlate dalla pubblicità del film. Ma se il pubblico non riesce ad apprezzare una storia che sa innovare e raccontare una nuova versione, allora che senso ha? La vera indignazione non  dovrebbe risiedere nel desiderio di volere vedere una rappresentazione sempre uguale a se stessa?

Nel mondo forse, come dice la canzone, non c’è bisogno di un’altra montagna, ( quella che la Lee Quinzel del film voleva costruire in tutti i modi),  perché “ci sono montagne e colline abbastanza da salire. Ci sono oceani e fiumi abbastanza da attraversare, abbastanza per durare fino alla fine dei tempi”. Eh sì la canzone diceva già come sarebbe andato a finire il film. Bastava solo ascoltare e vedere davvero quello che il regista voleva farci vedere, quella era la realtà.

What the world needs now is love, sweet love
It’s the only thing that there’s just too little of
What the world needs now is love, sweet love
No not just for some but for everyone
Lord, we don’t need another mountain
There are mountains and hillsides enough to climb
There are oceans and rivers enough to cross
Enough to last till the end of time
What the world needs now is love, sweet love
It’s the only thing that there’s just too little of
What the world needs now is love, sweet love
No, not just for some but for everyone
Lord, we don’t need another meadow
There are cornfields and wheat fields enough to grow
There are sunbeams and moonbeams enough to shine
Oh listen, Lord, if you want to know
What the world needs now is love, sweet love
It’s the only thing that there’s just too little of
What the world needs now is love, sweet love
No, not just for some but for everyone
No, not just for some, oh, but just for everyone

 

Dopo di che è chiaro che chi ama l’universo DC – Comics, sia rimasto spiazzato. Non è certo un crimine amare una storia e volerla sentire raccontare all’infinito. Ma quella che è stata messo sullo schermo da Todd Phillips è un’altra storia, che forse deve essere interpretata per quello che è, non per le aspettative di un pubblico, forse troppo abituato alla serialità.

N.B.: nell’immagine in evidenza una foto di Favolara alla locandina del film di Joker Folie a Deux insieme alle copertine di alcuni fumetti DC e al Programma della 81esima  Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia.