Sta per iniziare il Carnevale, quel bel periodo dell’anno di colore e di gioia. L’inverno è quasi finito, anche se non del tutto, e tutt’attorno c’è un risveglio.

Ed è così che è nata questa tradizione, che ha origini antichissime e inizia con le feste dionisiache greche e con i saturnali romani. Entrambi questi eventi erano caratterizzati dalla celebrazione per il rinnovamento dell’ordine costituito, spesso associato all’arrivo della primavera e dunque a una rinascita dopo il periodo invernale. Si festeggiava con vari comportamenti strani, dissoluti, scherzi vari, etc, etc. Poi  questa tradizione fu inglobata nei riti cristiani e da qui venne il nome, carnem levare, cioè eliminare la carne: riferimento all’ultimo banchetto prima del digiuno quaresimale.

Ad ogni modo, al di là dell’origine di questo periodo quel che conta è quello che si fa in questo periodo: ci si traveste, si va in giro, si mangiano dolci buonissimi, si colorano le strade con i coriandoli…

E in questo periodo, quali sono le storie del Carnevale?

Di storie e leggende ce ne sono tante, soprattutto legate alle maschere più famose. Ci sono anche storie nuove, firmate da autori di tutto rispetto che possiamo leggere e raccontare.

Ecco quattro albi illustrati che ci possono accompagnare in queste settimane:

  • La nascita di Arlecchino, di Roberto Piumini e Giovanna Manna, Fabbri editore. In questo albo si racconta in modo nuovo della storia della celebre maschera e personaggio per antonomasia del carnevale. Arlecchino nasce da un uovo e a farlo fu l’Allegria. Dopo che fu nato trovò il modo di vestirsi rubacchiando vari pezzetti di stoffa, cucendoli con pazienza con i propri capelli e grazie alla fame trovò poi nuovi amici con cui fare tante altre avventure. Le dolci parole di Piumini ci spiegano tutti i perché e i come che da sempre sappiano di Arlecchino, ma in modo fantasioso e nuovo, alimentando un nuovo immaginario.

 

  • Il topo dalla coda verde, di Leo Lionni, Emme Edizioni. In questo albo, la maestria di Lionni ci porta in una storia molto profonda, alla scoperta del Carnevale come modo per vivere e affrontare paure ed emozioni, attraverso la storia di alcuni topolini e della loro esperienza con le maschere.

 

  • Il Carnevale degli animali, ispirato alla grande fantasia zoologica di Camille Saint-Saens, di Chiara Carminati e Roberta Angaramo, Fabbri editori. Da sempre i travestimenti più comuni per il carnevale hanno a che fare con maschere che rappresentano animali. In questo albo ci vengono presentati attraverso la poesia e rime dolci  tanti animali: il leone, galli e galline, asini, tartarughe, l’elefante, canguri, pesci, personaggi dalle lunghe orecchie, il cucù ed altri uccelli della voliera, pinguini, fossili e dinosauri, cigni. Alla fine tutti insieme fanno un gran corteo di carnevale per invitare poi ad unirsi a loro scegliendo tra gli animali quello che più ci assomiglia.

 

  • Nella foresta delle maschere, una storia da raccontare in maschera, di Laurent Moreau, Orecchio Acerbo. In questo albo  facciamo un viaggio attraverso vere maschere che possiamo ritagliare e indossare. Un cacciatore entra in una foresta e incontra molti animali, ma non solo. E ogni incontro ha un volto, un volto che si fa voce, che si fa di chi lo indossa leggendo o raccontando questo albo davvero bellissimo.
N.B. nell’immagine in evidenza un dettaglio dell’illustrazione dell’albo di Leo Lionni, Il topo dalla coda verde.