Varie edizioni dei libri di di Louisa May Alcott Piccole donne e Piccole Donne Crescono, adagiati sun cappello rosso e bianco di Babbo Natale

La storia di Meg, Jo, Beth e Amy per accompagnare le feste natalizie

Io nutro una vera e propria passione per  le quattro sorelle March di Louisa May Alcoot. Mi capita di rileggere spesso i libri o riguardare i film che sono ad essi ispirati.  Questi due romanzi, Piccole donne e Piccole Donne Crescono, sono  considerati dei classici per la letteratura per l’infanzia, ma in questa storia c’è qualcosa che si lascia amare anche in età adulta. Inoltre, essendoci ambientazioni ed episodi ambientati a Natale, i libri o i film sono sicuramente dei classici da riscoprire durante le feste natalizie.

“Natale non sarà Natale senza regali”, borbottò Jo, stesa sul tappeto.
“Che cosa tremenda esser poveri!”, sospirò Meg, 
lanciando un’occhiata al suo vecchio vestito.
“Non è giusto, secondo me, 
che certe ragazze abbiano un sacco di belle cose e altre nulla”, 
aggiunse la piccola Amy, tirando su col naso con aria offesa.
“Abbiamo papà e mamma, e abbiamo noi stesse”, disse Beth, 
col tono di chi s’accontenta, dal suo cantuccio.

Louisa May Alcott – Piccole donne

Rileggere Piccole Donne da grandi

Rileggere la storia nel tempo serve ad apprezzare a meglio alcuni aspetti. Ad esempio le personalità delle  sorelle:  si riesce  a capire chi tra loro è quella che più ci assomiglia, perché essendo ormai cresciute, capiamo meglio chi siamo rispetto alle protagoniste. Inoltre riusciamo a capire veramente come  tutte quattro abbiamo seguito la propria strada per arrivare alla felicità, senza permettere a nessuno di interferire, neppure al loro legame.

Altro aspetto che possiamo apprezzare nel tempo è quello che riguarda i  legami affettivi, che sono molteplici e profondi. L’amore madre e figlie, quello tra sorelle, quelle con gli amori che si incontrano nel tempo, diversi  per ognuna. “Piccole donne” ci ricorderà che non è esiste una maniera perfetta di amare qualcuno, come allo stesso tempo ci sono molti modi per esprimere il proprio amore nei confronti delle persone importanti della nostra vita.

Leggendo i libri a distanza, poi, possiamo ritrovare quell’incanto  dei tratti che caratterizzano l’infanzia autentica:  quella fatta di giochi, ricami, baruffe, coccole, vita familiare, di preparazione di cibo e di condivisione.

Ri-Edizioni di Piccole Donne

Le edizioni dei libri della Alcott sono tantissime e sicuramente in casa abbiamo almeno una copia, ma  variare può essere interessante, soprattutto per  le illustrazioni o per versioni col testo ridotto e semplificato.

Ecco qui una lista di alcune edizioni degne di nota:

  • La versione Mondadori del 2012,  tradotta da Chiara Spallino Rocca e illustrata da Giovanni Manna;
  • L’edizione del 2018 della Giunti con illustrazioni in bianco e nero;
  • Le fantastiche illustrazioni di Valeria Petrone e la versione ad  albo illustrato di  Arianna Ghilardotti,  edita da 24 ORE Cultura;
  • La romantica edizione integrale Newton Compton Editore,  curata da Chiara Gamberale;
  • La graphic novel  con le illustrazioni di Sergio Varbella, Mondadori Electa;

 

Le mie edizioni vintage

Tra tutti i testi e riedizioni del libro è bene non perdere le edizioni vintage, perché hanno una storia nella storia e sono da amare e custodire. Se ne possono trovare infinite versioni nelle barie bancarelle o mercatini…

Queste sono quelle che possiedo:

  • una versione del 1987 a testo ridotto, edito da La Sorgente, che ho salvato dal macero di una biblioteca. Il libro è passato in molte mani e ci sono i nomi di alcune sue proprietarie o lettrici. Le illustrazioni sono super vintage e l’inizio di ogni capitolo ha una cornice a fiorellini davvero chic.
  • la pubblicazione di “I Birilli” del 1989 con la copertina viola,  che è stata la prima versione che ho letto. Sulla copertina c’è ancora scritto il mio nome e quello di mia sorella, con  la sua nota che dice, che il libro, però, è più suo che mio;
  • un’edizione di Piccole donne Crescono della Bibliotemica Economica Newton del 1995, acquistato alla modica cifra di duemila lire, con illustrazioni in china bianco e nero;
  • due diverse uscite della traduzione di Fausta Cialente:  la prima, Piccole Donne, della collana Biblioteca Dei Ragazzi, che era distribuito con i giornali nel 2003; la seconda di Piccole Donne Crescono,  versione tascabile, pubblicato da Giunti nel 2017, che ha anch’esso una copertina viola, come la prima  versione  che ho avuto tra le mani da bambina.

 

 I film su Piccole Donne

Le versioni cinematografiche dei film ispirati ai romanzi della Alcott sono state diverse nel tempo.

  • il film  muto del 1917 e quello iconico e classico di Mervyn LeRoy del 1949 che ci trasportano in pieno fine ‘800 americano;
  • Quella di  Gillian Armstrong del 1994 resta, forse, la mia trasposizione preferita, perché è quella con cui sono cresciuta. Gli attori e le attrici, scelti per il cast,  sono davvero azzeccati e hanno segnato il mio immaginario;
  • Amo molto anche il film uscito nel 2019 di Greta Gerwig, anche se una parte del cast non mi ha conquistato. Mi è piaciuta molto la scelta di alternare i due libri tra parti in presente e in flashback, abbinati ad una fotografia diversa e la capacità di modernizzare il film.
  • Ho recentemente scoperto che esiste un Anime del 1980 diretto da Yūgo Serikawa, che  sembra essere un remake del film del 1933, devo vedere entrambi, prima o poi.

Giusto ieri ho rivisto il film di Greta Gerwig, ma, avendo ripreso in mano i libri per questo articolo, penso proprio che mi immergerò in una nuova rilettura…

"Piacevole ed intimo il quadretto delle quattro sorelle 
intente a sferruzzare nella stanza dai mobili vecchi e comodi; 
fuori scendeva il crepuscolo e nevicava, 
dentro, nel grande camino, crepitavano allegre le fiamme". ..