La dea Circe

Ricordo ancora quando per la prima volta nella mia vita mi sono imbattuta nelle storie degli dei e degli eroi della mitologia greca. Andavo alle medie e leggevamo un libro introduttivo all’epica greca. Il libro era di colore giallo e sulla copertina era raffigurata l’immagine di alcuni eroi in lotta, come quelle che si vedono dipinti su alcuni vasi greci.

Rimasi stupita dall’insieme di emozioni e storie. Il pathos della lotta, lo sfidare il fato, il fallimento, la cattiveria degli dei, la pochezza degli essere umani descritti, sempre sofferenti. Quella permanente sensazione di ineluttabilità. E allo stresso tempo la forza delle passioni, tutto unito insieme.

Ho fatto il liceo classico solo per amore di una società antica, dei suoi miti e della sua cultura, di quelle storie, che in quei cinque anni di liceo ho studiato tanto, in greco antico o no, secondo i criteri di metrica, di estetica, etc.

La passione per il mito greco non si è mai spenta, anzi è andata ad alimentarsi nel tempo. Come spesso succede quando amiamo una storia, o in questo caso più storie, abbiamo il desiderio di sentirle raccontare o leggerne, ancora e ancora. Così è stato per me. Ma quello che è cambiato è stata l’analisi e la prospettiva di quelle storie.

Sono arrivati a me nel tempo vari libri sul mito greco o sulle vicende narrate nei poemi omerici, e non solo, che mettevano in risalto le donne. Dopo essere stata per anni a leggere quelle che erano le versioni maschili di quelle storie, mi sono imbattuta in libri che raccontavano le stesse vicende, ma dal punto di vista femminile o comunque da un punto diverso da quello “classico-patriarcale”.

Nel tempo ho collezionato molte di queste versioni e non smetto mai di cercarne di nuove.  Questa che segue è la lista dei miei libri preferiti sul mito e sulla letteratura dell’antica Grecia.

Per quello che attiene varie versioni dell’Iliade

  • Il Silenzio delle Ragazze, di Pat Barker, Einaudi, ci parla di quello che accadeva o che poteva accadere davvero dentro l’accampamento greco durante l’assedio e la guerra di Troia. Se nel mito omerico e seguente Achille è un eroe, la cui forza e ira hanno segnato le sorti della storia epica, in questo libro è descritto come un macellaio. La protagonista è Briseide, la sua schiava. In  modo sovversivo i ruoli si ribaltano. Le vere eroine della storia di Barker sono le donne. La loro forza è silenziosa, segnata da soprusi, dolori e violenze. E forse oltre il mito, questa è la storia di tutte le guerre degli uomini sulle donne.
  • La guerra di Troia di Lindsay Clarke, edito da Sonzogno. Questo libro è capace di ricreare l’atmosfera e l’origine del mito di Elena, e dalla sua origine,  e delle vicende narrate nell’Iliade, raccontate però dal punto di vista di Elena.
  • La Torcia, di Marion Zimmer Bradley, varie edizioni. In questo bellissimo e appassionato libro sono raccontate sempre delle vicende della città troiana, ma il tutto dal punto di vista di Cassandra. Questo romanzo fantasy-storico della scrittrice statunitense riesce a raccontare da un punto di vista totalmente differente la guerra cantata da Omero. La guerra è descritta in tutta la sua violenza, negli effetti che produce sulle donne e in particolare su Cassandra. Ma la Zimmer Bradley approfondisce altri temi a lei cari, quali la condizione della donna, il culto della Dea Madre, la scomparsa delle società matrilineari a vantaggio dei signori del ferro e delle loro divinità maschili.
  • La canzone di Achille, di Madeline Miller, La Feltrinelli. Questo libro, è stato uno dei casi letterari più potenti degli ultimi tempi. In questa versione della fantastica Miller, la guerra troiana è sullo sfondo, Patroclo è il protagonista indiscusso e Achille è descritto nel suo lato più umano.   Senza mezzi termini, ma in modo profondo e passionale, l’autrice ci parla della storia di due ragazzi, della loro amicizia, del loro amore. Due giovani uomini destinati a concludere la propria vita sulla pianura troiana.
  • Iliade di Alessandro Baricco, Feltrinelli.  In questo testo, destinato alla scena teatrale, si ripercorrono le vicende  dell’Iliade di Omero dando voce ai  i personaggi stessi, che parlano in prima persona,  raccontando la propria storia. Il tema nodale di questa sequenza di monologhi è la guerra, che viene descritta sotto varie forme: desiderio, destino, fascinazione, ma soprattutto condanna.
  • Il Canto di Calliope, di Natalie Haynes, Feltrinelli. La protagonista del libro è la musa della poesia epica, Calliope appunto, che è invocata da Omero, nel celeberrimo verso “Cantami o Diva/Musa”. Lei però non è molto accomodante col poeta. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia, dando voce a ciascuna di loro e raccontando la storia da una nuova prospettiva. Così Andromaca, Cassandra, Pentesilea e Clitennestra, vengono alla ribalta con i loro pensieri e le loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi Calliope da voce alle altre donne: da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle donne troiane che saranno rese schiave a quelle greche che attendono il rientro dei loro uomini. Anche in questo libro il messaggio è chiaro: la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.
Libri relativi a nuove versioni o interpretazioni dell’Odissea
  • Dicono di Odisseo, di Imme Dros, Salani.  In questo libro  l’autrice olandese ripercorre le avventure di Odisseo, noto ai più come Ulisse, attraverso una serie di racconti dei vari personaggi del mito del poema,  che narrano a Telemaco le sorti del padre… E allora il protagonista della storia diventa proprio Telemaco, che riesce a ricostruire la figura del padre, a capire chi è l’uomo, l’eroe, il viaggiatore Odisseo, a mantenerne vivo il ricordo e a forgiarsi tramite esso, il tutto reso in chiave moderna e fuori dalle convenzioni.
  • Il canto di Penelope di Margaret Atwood, Ponte alle Grazie. Molto si è parlato nel tempo della fedeltà della moglie di Odisseo e del suo stratagemma per prendere tempo verso i pretendenti, cucendo e scucendo la tela per il suocero. Ma nel libro della Atwood, Penelope ormai è morta e può finalmente dire la verità dall’Ade. Ci raconta allora la sua storia più vera:  la crudezza del padre,  le angherie dei suoceri, la guerra di Troia causata della sciocca cugina Elena, la solitudine, l’assalto dei Proci. Fino ad arrivare al ritorno di Odisseo e al dover dovuto assistere alla vendetta crudele verso le ancelle infedeli, uccise dal marito.

Altri libri su figure mitologiche:

  • Circe, Madeline Miller, Feltrinelli. Questo secondo me è il libro più bello della Miller, che riesce a farci scoprire una donna, molto diversa dal tradizionale stereotipo omerico sulla maga/strega seduttrice. Anche lei è un esule, ma rispetto al suo incontro con Odisseo c’è un prima e un dopo, che viene raccontato in modo appassionato e sincero. Circe in questa versione è una  ninfa, una pharmakis, una donna che ama, una figlia, una madre. Un libro da leggere tutto d’un fiato che ci racconta la forza di una donna, oltre il mito.
  • Il segreto di Medusa, di Hannah Lynn, Newton Compton Editori. In questo libro la storia di Medusa viene magistralmente ribaltata, se per la leggenda viene descritta solo come un mostro, qui la verità è un’altra. E attraverso il confine tra la gloria e infamia la Lynn ci racconta l’evoluzione di una bambina,  che da  sacerdotesse di Atena, arriva ad essere un mostro, perché in ogni storia di eroi, servono mostri da abbattere.
  • Arianna di Jennifer Saint, Sonzogno. In questo libro con originalità  sono reinventate  varie storie del mito: il mostro Minotauro, e l’eroe Teseo, diventano vittima e anti-eroe. La protagonista indiscutibile è Arianna, che è un’eroina indimenticabile e sfaccettata. Travolgenti sono le sue passioni  e i suoi amori. Assieme a lei la Saint ci parla del triste destino della madre Pasifae e della sorella Fedra, narrando il mito classico con la voce delle donne.

In questo lungo elenco ci sono, dunque, tanti spunti di riflessione sulle donne e il mito. Questi autori, ma soprattutto autrici, sono riuscite a dare nuova luce alle storie dell’antichità classica e della letteratura greca, mettendo in primo piano le donne, che diventano le protagoniste indiscusse.

Quando ho letto questi libri ho ritrovato quella estasi e commozione di quando ero una ragazzina e per la prima volta cominciavo a leggere di queste storie, di questi miti.  Forse un modo diverso di educare e far conoscere le vicende mitologiche alla base della letteratura occidentale, dovrebbe essere usato  proprio un approccio innovativo, come quello degli autori e autrici dei libri appena elencati.

N.B: nell’immagine in evidenza Circe,  illustrazione di Edmund Dulac