Le copertine di libri, giornali ed albi illustrati che parlano di ambiente e clima

Di ambiente e di cura del nostro pianeta si deve sempre parlare. Ho avuto il piacere di realizzare un percorso di narrazione e di educazione ambientale in una classe di terza media, presso una scuola secondaria di primo grado nel Comune di Sesto Fiorentino, nell’ambito di un progetto di educazione alla lettura, intitolato la “Valigia delle Idee”.

Il percorso educativo

Questo percorso, dal titolo appunto “There is not planet B”, ha posto attenzione ai nuovi modelli di economia circolare e consumo sostenibile. In particolare si è lavorato all’elaborazione di pensiero ecologico, per sensibilizzare gli studenti e le studentesse, futuri/e cittadini/e e consumatori/trici. Pertanto si sono scelte delle storie che ruotano attorno al rispetto dell’ambiente e dei consumi.

Per realizzare questo percorso ho utilizzato questi testi e albi illustrati:

1. Il Sogno del Nautilus di David Almond e Dieter Wiesmüller, Orecchio Acerbo;

2. Miss Rumphius di Barbara Cooney, Edizioni di Atlantide;

3. Perché la Terra ha la febbre? E tante altre domande sul clima di Federico Taddia, Elisa Palazzi e AntonGionata Ferrari, EditorialeLaScienza;

4. 101 piccoli modi per cambiare il mondo  di Aubre Andrus, Lonely Planet Italia.

Lo slogan There is not Planet B, ovvero “Non abbiamo a disposizione un pianeta B” è il motto che ha spinto migliaia di ragazzi a decidere di scendere in piazza e manifestare contro il cambiamento climatico e a difesa di politiche di salvaguarda ambientale. Cercando di promuovere un pensiero critico e consapevole sull’argomento climatico e ambientale, questo percorso meta-narrativo e scientifico allo stesso tempo ha avuto l’obbiettivo di capire cosa sta succedendo al nostro pianeta e quello che possiamo fare per cambiare le cose nel nostro piccolo.

Descrizione di ciascun incontro

  • Nel primo incontro abbiamo trattato il tema dell’innalzamento del mare. Se il mare ricoprisse tutto, cosa succederebbe? In questa storia cosa sia successo e quando, non ci è dato saperlo. Si sa solo che è avvenuto, come si preventivava da tempo. L’innalzamento delle acque ha travolto ogni elemento in superficie. Gli unici superstiti sono coloro che abitavano quelle acque da sempre, testimoni parziali di un mondo che è stato spazzato via. A ricordarlo restano solo monumenti ed elementi architettonici. A riportarlo alla memoria e a riflettere su cosa sia stato, il popolo delle profondità. Dopo la lettura dell’albo illustrato è stato realizzato un laboratorio di gioco e disegno. In particolare, dopo aver disegnato o colorato alcuni scenari tratti vari albi illustrati a tema ambientale e geografico, è creata plancia di gioco per realizzare un gioco dell’oca speciale con quiz e sorprese a tema mare e problemi ambientali ad esso connesso.
  • Nel secondo incontro abbiamo riflettuto sulle possibilità  di cambiare le cose. Una volta, molti anni fa, Miss Rumphius era una bambina e viveva in una città di mare. Aveva grandi sogni: desiderava viaggiare in tutto il mondo, scoprire Paesi diversi e conoscere persone con abitudini differenti dalle sue. Quando divenne grande, fece esattamente come aveva sognato. Poi, un giorno, decise di tornare a casa, per fare quello che aveva promesso al nonno, fare “qualcosa per rendere il mondo ancora più bello”. Ed è così che quella piccola bambina, dunque instancabile viaggiatrice, divenne Miss Rumphius… Dopo la lettura è stato realizzato un laboratorio di  riflessione e discussione comune per riflettere, prendendo spunto dai messaggi dell’albo illustrato,  su cosa è possibile fare per ridurre consumi, etc. In particolare si è realizzato un focus group per sensibilizzare all’acquisto di prodotti locali, ecosostenibili e su come possa essere possibile realizzare un giardino o orto di classe.
  • Nel terzo incontro abbiamo parlato in modo più approfondito del clima e i suoi cambiamenti sono stati spiegati attraverso un sorprendente viaggio grazie alla struttura dialogica del testo scelto, che ha permesso di affrontare singoli concetti in ciascuna domanda. Ma, allo steso tempo, è stato possibile poi approfondire alcuni concetti attraverso un laboratorio che, partendo da immagini, fotografie, disegni realizzati in classe, ha portato a costruire una sorta di  enciclopedia sul clima da tenere in classe, riflettendo su singoli concetti del cambiamento climatico.
  • Nel quarto ed ultimo incontro abbiamo parlato del cambiamento e del fatto che tutte le grandi idee capaci di cambiare il mondo cominciano con una singola persona che decide di fare le cose in modo diverso dal solito. Con un manuale pratico, divertente e creativo abbiamo compreso come fare la differenza: dai gesti di gentilezza alla costruzione di piccoli oggetti, alla sfida del risparmio energetico. 101 idee divise in tre sezioni: prendersi cura degli altri, prendersi cura del pianeta, prendersi cura di se stessi. Dopo la parte di lettura si è realizzato un laboratorio di meta-narrativo di riflessione: prendendo spunto dai concetti del libro e da un articolo, tratto da “wearewhattodo.org” abbiamo realizzato una riflessione collettiva su cosa è possibile fare nel nostro quotidiano per cambiare il mondo in cui viviamo, limitando consumi e sprechi.

I ragazzi e le ragazze partecipanti agli incontri hanno partecipato con interesse e hanno potuto riflettere insieme su argomenti di attualità che riguardano il loro presente e futuro. Il tutto è stato fatto con l’aiuto di libri e albi illustrati, giocando e leggendo insieme. Argomenti che sembrano essere scontati, ma che non lo sono affatto. È stato davvero bello ed entusiasmante vivere questa esperienza educativa e narrativa Ho potuto usare più metodi e tecniche narrative e, grazie ai miei amici albi illustrati, sono riuscita ad attirare l’interesse e a stimolare nuove modalità di apprendimento.

N.B.: nell’immagine in evidenza una foto degli albi illustrati e testi usati nel percorso.