streghe ed altri mostri, fatti con tubetti di carta

Per molto tempo nelle storie la parola “strega” ha avuto una connotazione negativa e dispregiativa. I personaggi ad essa legati erano tutti negativi, cattivi e come tali da sconfiggere e cestinare.

Negli ultimi tempi mi è capitato di imbattermi sempre di più in storie nelle quali, la dicotomia tra bene e male e tra ideali e personaggi non è così netta. In queste storie le streghe non sono più antagoniste cattive, ma protagoniste, che hanno una loro storia da raccontare, spesso con messaggi molto significativi.

Ecco allora un elenco di albi illustrati che ci raccontano le storie di altre streghe:

  • Turchina la strega di  Mariasole Brusa  e  Marta Sevilla, Matilde Editrice. La protagonista di questa storia non ama i propri capelli, che sono turchini e si addicono di più a una fata. Non è un caso che questo racconto abbia vinto l’edizione 2019 del Premio Narrare la parità, promosso dall’associazione “Woman to be”. Infatti questo testo introduce personaggi tipici della narrazione fiabesca, ma riuscendo a ribaltare i ruoli e  le condizioni stereotipate.
  •  Una zuppa cento per cento strega, Quitterie Simon e Magali Le Huche, Edizioni Clichy. Questo albo è stato protagonista di un percorso di lettura dedicato ad Halloween.  Tanti i personaggi che concorrono a de-costruire i ruoli della fiaba classica.  Ma in questo caso è la strega che riesce in qualcosa di mai concepito nelle fiabe, ovvero nel conquistare un principe azzurro che la ama proprio perché è una strega, che sa fare le zuppe.
  • Le minestre magiche di Claude Boujon, Babalibri.  La protagonista di questa storia, Domitilla, prova a cambiare il proprio aspetto con pozioni e magie, tema attualissimo questo. Nel farlo però succede qualcosa di inaspettato e la strega si ritrova ad essere la madre, in modo inatteso, di altrettante piccole streghe che vogliono mangiare cose sane e vivere come streghe loro stesse.
  • Giochi di Streghe, Giochi di Fate, di Eva Montanari, Kite Edizioni. All’interno di questo albo si dipana una favola ironica sul potere del pregiudizio e la forza della verità, che ci dice che streghe e fate non sono poi così diverse, ma che può esistere una dualità.
  • OLTRE L’ALBERO…  di Mandana Sadat, Artebambini. In questo potente e bellissimo silent book l’immagine precede la parola e le sole parole che troviamo scritte sono quelle di “C’era una volta”… Le parole più potenti, quelle che possono dipanare l’immaginario e cambiare le prospettive, magari insegnando attraverso una storia. Una bambina sfida le proprie paure ed è la strega a pronunciare quelle parole.
  • La Strega, la Bambina e il Lupo, di Jean Leroy e Matthieu Maudet, Babalibri. In questo albo troviamo  aneddoti, stereotipi e personaggi della fiaba che però sono rimescolati: il lupo e la strega sono figure genitoriali che educano e proteggono una bambina. Le immagini tutte in bianco e nero, richiamano la magia del teatro delle ombre. Tanti i messaggi di sotto-testo racchiusi in questa storia, davvero potente.
  • Bella di Canizales, Les Motss Libre edizioni. Strega ha un appuntamento con Orco. Molti animali del bosco le fanno notare che deve cambiare qualcosa per piacere di più. Lei gli da ascolto ma arriva a pentirsene e non solo lei…

Ci sono poi altre storie, che riguardano una strega in particolare, di cui ho già parlato in un articolo dedicato alla Befana. Anche in questo caso il personaggio e il ruolo di questa “strega”, cambia e si evolve.

Ci stiamo avvicinando ad Halloween, magari in questo periodo si potrebbero raccontare queste storie per provare a ribaltare stereotipi e ampliare il nostro immaginario.

N.B.: nell’immagine in evidenza la foto di Favolara di  un laboratorio dedicato ad Halloween, realizzato durante un percorso di Ottobre 2022.